Imprenditori | Marketing linee guida (Parte 29)

Imprenditore startupLe nuove imprese spesso nascono dal desiderio di realizzare un proprio sogno, altre volte nascono da una necessità dovuta alla perdita del lavoro, altre dal desiderio di fare fortuna.
La domanda che sorge però spontanea è: quanto può essere necessario essere imprenditori?
Oppure potremmo chiederci: per avviare una startup, è necessario essere imprenditori?
La risposta è: sì, nel senso che è necessario avere una marcia in più rispetto alle persone comuni, ovvero è necessario avere una base di esperienza nella gestione aziendale e nell’economia, cose che si studiano ovviamente a scuola, sia alle superiori che successivamente all’Università, dove si approfondiscono i vari aspetti della gestione aziendale.

Tuttavia potrei dire che non è necessario lo studio scolastico, in quanto il cosiddetto “pallino”, in questo caso per l’imprenditorialità, potrebbe averlo chiunque e molti in effetti lo hanno, pur non avendo alle spalle trascorsi scolastici o universitari, ma non è scontato che sia una dote per tutti, come non tutti siamo artisti.
E’ comunque una dote innata, le uniche cose che sono necessarie quindi sono il desiderio di imparare, avere l’umiltà di farlo e avere la costanza necessaria per fare un certo percorso di autoformazione.

Aprire un’impresa non è cosa facile e non parlo della parte burocratica, ma bensì della parte tecnica e pratica.
Dobbiamo pensare a cosa vorremmo fare nella nostra impresa, sia che si tratti di prodotti da vendere o da realizzare, sia che si tratti di servizi.
Poi dobbiamo pensare al tipo di mercato, quindi al tipo di pubblico che potrebbe essere interessato a quanto vorremmo proporre, da quì dovremo poi analizzare i nostri diretti concorrenti e via dicendo.

Un’altra cosa che è necessario valutare, meglio se lo facciamo fare ad altri al posto nostro per i motivi che capirete fra poco, è se siamo in grado di “sopportare” alcuni tipi di clienti, ovvero quelli che ci potrebbero far perdere la pazienza perché troppo esigenti, quelli che adorano far perdere tempo agli altri, quelli che fanno tante domande per non concludere nulla eccetera.
Per un imprenditore è importante fare anche una selezione dei fornitori, perché di qualsiasi cosa ci occuperemo, avremo sempre bisogno di qualcosa da acquistare, fosse anche della semplice cancelleria per il nostro ufficio, tantopiù se dovremo acquistare semilavorati o altri prodotti indispensabili per la nostra impresa.

La scelta dei fornitori non è cosa da poco e deve essere fatta in modo sistematico.
I primi fornitori li possiamo valutare con piccole commesse, quindi piccoli ordini valutando la qualità dei prodotti acquistati (o dei servizi), la tempistica, la velocità di approvigionamento e i costi.
Tutte cose queste che sono di vitale importanza, perché se il fornitore ritarda nella consegna, oppure non è affidabile per altri motivi, la nostra impresa ne risentirà in modo pesante e ai clienti non possiamo raccontare che la colpa non è nostra, per loro i responsabili siamo sempre noi, ed è normale che sia così.

Non ci lasciamo prendere la mano dalle semplici passioni, valutiamo bene i momenti, i costi e il mercato, prima di lanciarci in un’impresa di qualsiasi genere.
Se vediamo che tutto quanto abbiamo valutato da esito positivo, allora è arrivato il momento di aprire la nostra attività.
Ovviamente, come ripeto fino alla noia, cerchiamo di non fare esattamente quello che fanno tutti gli altri, ma diversifichiamoci, altrimenti i clienti non avranno dei veri parametri di confronto per scegliere noi e rischieremo di rimanere male molto presto, perché il pubblico preferisce qualcuno che conosce già, quindi ha già avuto modo di testare il suo modo di lavorare, il suo approccio con il cliente, pertanto speciamente quando siamo all’inizio, cerchiamo di non cadere in errori dozzinali.

Se pensiamo che potremmo avere bisogno dell’appoggio di un istituto bancario, valutiamo bene quali potrebbero essere di nostro interesse, sia per la zona in cui ci troviamo, sia per le condizioni che potrebbero farci.
Parliamo sempre con più di un istituto e possibilmente non con gli impiegati, ma con i direttori, perché questi ultimi hanno maggiori possibilità di farci offerte vantaggiose, dal momento che hanno anche un campo d’azione maggiore.

Insomma, per concludere, essere imprenditori è necessario per aprire e gestire un’attività, specialmente se prevediamo di aver bisogno di collaboratori o di assumere del personale: avremo delle grandi responsabilità anche nei loro confronti, oltre che verso il pubblico e i nostri fornitori.
A questi livelli, nulla può essere frutto dell’improvvisazione!

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